Videoclip MANIA, Michele Cristoforetti

L’allestimento è cominciato già dalle prime ore del mattino con la preparazione di tutta la parte tecnica, tra videomaker e giornalisti.
Il tutto si è svolto nello Studio Nadia Baldo di Trento: uno spazio ben fornito di tutte le attrezzature di cui necessitavamo e con uno staff tecnico a disposizione altamente preparato e professionale.
La regia di Leonardo Menegoni ed Antonio Benedetti mi ha sempre reso, in questi ultimi anni in cui si sono occupati anche di altri miei inediti, molto soddisfatto: collaboriamo felicemente da una decina d'anni, sin dal video con una delle mie prime formazioni (quando il nome del progetto era ancora Kascade) girato in un hangar aereo ed in un night club di Verona, per un brano dalle sonorità hard-rock.
La mattinata si è alternata tra le riprese del playback dei miei musicisti Michele Rossi, Davide Dalle Vedove e Alessandro Piva per poi finire con la mia parte, abbastanza corposa considerati i cambi d'abito e di scenografia.
Nel pomeriggio è stato invece il turno degli attori Sofia Paoli (attrice milanese che ha collaborato con molti musicisti, tra cui Alessandra Amoroso) ed il trentino Lorenzo Marchi: la loro professionalità ed intensità mi hanno lasciato a bocca aperta, in tutti questi anni di videoclip e trasmissioni televisive raramente mi è capitato di vedere simili doti. La naturalezza e la complicità dei due nella scena di sesso mi ha davvero stupito.
Il brano è nato dopo la lettura di un romanzo erotico e dopo averne conosciuto la scrittrice: quest’incredibile autrice ligure mi ha incuriosito particolarmente per il suo stile molto personale e per la scrittura narrativa, analitica ed affascinante; le chiesi infatti di assistermi nella stesura del testo e tentai di coinvolgerla nel progetto ma decise purtroppo di declinare, sebbene stimolata dalla proposta, in quanto non si sentiva di imbrigliare il libro entro una metrica definita. Decise quindi serenamente e fiduciosamente di darmi carta bianca. Le strofe sono corse via veloci come i dieci anni di vita vissuta della protagonista, incapace di darsi delle risposte se non nelle ultime pagine dove tocca miseramente il fondo in un consapevole incontro con la fine, che si rivela poi una vincente rinascita. Le atmosfere si mischiano: dalle luci delle sue notti più spinte ai suoi risvegli bui e colmi di cedimenti emotivi e di rimpianti. Fondamentalmente si tratta di una biografia: la storia di una donna affetta da una patologia molto curiosa, che la scrittrice ha saputo raccontare in modo estremamente coinvolgente.
Il videoclip è in bianco e nero perchè il focus rimanesse sulla storia, sui suoi elementi e sulle tematiche. A mio parere il bianco e nero è la veste migliore per trasmettere in modo diretto e definito un concetto.
Il groove dance-rock, infine, gli conferisce un'atmosfera più disinvolta e fruibile.

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